AREE

Visual Studies

Ciò che questo spazio si propone di accogliere sono le riflessioni di chi, speculando teoricamente o operando nell’ambito del visuale, vuole esporre e proporre il proprio punto di vista rispetto al ruolo delle arti visive e, di conseguenza, al ruolo degli artisti ed al rapporto fra artisti e pubblico.

Cercheremo di raggiungere quest’obiettivo tenendo conto di quei modelli di pensiero che oggi ci presentano quelli che sono i nuovi modi di sentire e percepire il mondo. Per Lyotard l’arte contemporanea “è condannata a generare piccole modificazioni in uno spazio lasciatole in retaggio dalla modernità e ad abbandonare il progetto di una ricostruzione globale dello spazio abitato dall’umanità” ma, noi siamo convinti che questa condizione sia un’opportunità e non una condanna. Con le parole di Bourriaud, il teorico dell’Estetica relazionale, questa è “l’opportunità di apprendere ad abitare meglio il mondo”. L’arte ha una sua finalità che è quella, oggi, di costruire modi e modelli d’esistenza. L’atto creativo diventa, dunque, da questa prospettiva, quell’azione che consente di condensare momentaneamente un’emozione creando delle relazioni esterne al campo semantico dell’arte cosicché l’artista non è più colui che, solipsisticamente, dialoga con la tela ma si proietta verso uno spazio in cui, come afferma Godart, “bisogna essere in due per fare un’immagine”. Noi possiamo ricostruire la storia e le dinamiche di questo dialogo.